giovedì 21 marzo 2013

LIEBSTER AWARD: allarghiamo la cerchia di amici...

Ideato in Germania per sostenere i blog meritevoli con meno di 200 followers, il Liebster Blog Award a me ricorda molto quelle catene di Sant'Antonio, molto di moda negli anni Novanta, che quando arrivavano a te dovevi correre a fare le fotocopie e distribuirle ai tuoi 150 amici più stretti, pena la morte per atroci sofferenze...
A parte gli scherzi, è una bella iniziativa il cui scopo, secondo me, è quello di allargare la nostra cerchia di amici blogger.
 
 
 
Ringrazio di cuore Maria di Start from scratch per aver premiato il mio blog e per tutto l'affetto che mi dimostra (è assolutamente reciproco).
 
Come un gigantesco e interminabile "telefono senza fili" (sempre molto anni Novanta...anche Ottanta), in cui la parola o frase che risultava alla fine non era mai uguale a quella di partenza; anche questo premio si è modificato, e ha cambiato le sue regole, lungo la strada che lo ha portato dalla Germania fino a qui.
Naturalmente io seguirò le regole date da chi mi ha premiato, che sono:
  • chi riceve il premio deve "ringraziare" chi gliel'ha assegnato citandolo nel post;
  • rispondere alle undici domande poste dal blog che ti ha premiato;
  • scrivere undici cose su di te;
  • premiare undici blog che hanno meno di 200 followers;
  • formulare altre undici domande, a cui gli altri blogger dovranno rispondere;
  • informare i blog del premio.
Ecco le undici domande di Maria:
1. Domanda di rito: film, canzone e libro preferito?
Molto difficile decidermi, avrei bisogno almeno di una top5, ma se proprio devo...film: "Il signore degli anelli"; canzone: "Somewhere over the rainbow" (la versione di Israel Kamakawiwo'ole); libro: "Via col vento".
2. Un'abitudine, negli altri, che proprio non sopporti?
Odio quelli che vogliono avere sempre ragione e non ascoltano.
3. Se dovessi descriverti attraverso un verbo, quale sarebbe?
Procrastinare...potrebbe essere tranquillamente il mio secondo nome.
4. L'ultimo concerto al quale hai partecipato?
Non vado ai concerti.
5. La meta ideale per un viaggio?
Un posto al freddo, tipo Groenlandia, perché non sopporto il caldo.
6. Hai mezz'ora di tempo tra un impegno e l'altro, come lo occupi?
Ovviamente leggo.
7. In quale periodo storico avresti voluto vivere?
Probabilmente nella seconda metà del settecento in Francia, ma anche negli Sessanta negli Stati Uniti.
8. C'è una città che, per qualche motivo particolare, ti è rimasta nel cuore?
Parigi, la mia ultima gita scolastica.
9. Dolce o salato?
Dipende dalle situazioni e dai momenti della vita, ma forse prediligo di più il salato.
10. In cosa il tuo blog si distingue dagli altri?
Non saprei. Parlo di libri dal mio modesto punto di vista e secondo i miei gusti, naturalmente questo lo rende unico...;P
11. E' nato prima l'uovo o la gallina? E perché si spera nel rosso di sera? E perché l'uva, una volta che la volpe c'arriva, diventa acerba?
Ma soprattutto, se un albero cade in una foresta e non c'è nessuno che lo sente, fa rumore????
 
Le undici cose su di me (per niente interessanti):
1. Il mio animale preferito è l'ippopotamo.
2. Da quando ero piccola, sono una drogata di tv...ma sto cercando di smettere...
3. Ho paura di salire sulle scale mobili e ho il terrore di entrare nei negozi di lampadari.
4. Mi piace fare la "Settimana enigmistica" (non tutta).
5. Ho una laurea in psicologia e, al contrario di quello che pensa molta gente, non capisco le persone con una sola occhiata (e non leggo nel pensiero).
6. Sono una pigra all'ennesima potenza.
7. Mi mangio le unghie.
8. Senza gli occhiali non riconoscerei nemmeno i miei genitori.
9. Sono leggermente ossessiva-compulsiva.
10. Adoro i Beatles.
11. Vorrei vivere a New York.
 
E ora, da regolamento, i blog che voglio premiare. Sono solo sei perché gli altri blog che seguo o sono già stati nominati o hanno molto più di 200 followers. Comunque, meglio pochi ma buoni, no?!
- Life in Technicolor
- Michi
- Single e Sbronza
- I libri son desideri
- Diario di una lettrice
- Lost in bookland
Se ancora non li conoscete, andate a trovarli!!!

Le mie undici domande:
1. Qual è il tuo telefilm preferito?
2. Come ti piace trascorrere il tuo tempo libero?
3. Hai un libro che ti è rimasto nel cuore?
4. Qual è il personaggio lettarario che ti assomiglia di più?
5. Il più bel film che hai visto ultimamente?
6. Se tu fossi un'animale, quale saresti?
7. La tua citazione preferita?
8. Quale personaggio storico ti sarebbe piaciuto essere in una tua vita passate?
9. Mare o montagna?
10. Qual è il tuo miglior pregio e il tuo peggior difetto?
11. Chiudi gli occhi, dove ti vedi tra cinque anni?

Siete pronti? Ora tocca a voi, buon divertimento!!

martedì 19 marzo 2013

IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL di Diana Wynne Jones

Mi piacciono molto i film d'animazione di Hayao Miyazaki, soprattutto "La città incantata" e "Il castello errante di Howl"; ma mi capita molto spesso, dopo averli visti, di avere la sensazione di non averli capiti fino in fondo. Per questo motivo, ho deciso di leggere il libro da cui Miyazaki si è ispirato per il film.
La giovane Sophie vive a Market Chipping, un posto dove può succedere di tutto, specialmente quando la Strega delle Terre Desolate perde la pazienza. Sophie sogna di vivere una grande avventura, ma da quando le sorelle se ne sono andate di casa, e lei è rimasta sola a lavorare nel negozio di cappelli del padre, le sue giornate trascorrono ancor più tranquille e monotone. Finché un giorno la perfida strega, per niente soddisfatta dei cappelli che Sophie le propone, trasforma la ragazza in una vecchia. Allora anche Sophie è costretta a partire, e ad affrontare un viaggio che la porterà a stipulare un patto col Mago Howl, a entrare nel suo castello sempre in movimento, a domare un demone, e infine a opporsi alla perfida Strega. Sophie, nel tentativo di ritrovare la sua giovinezza, dovrà affrontare suo malgrado molte più avventure di quante ne avesse mai sognate.

A mio parere, Miyazaki ha modificato molto la storia, e forse non ne ha curato i particolari fino in fondo, perché il libro è sicuramente più completo e chiaro, più ricco di particolari e di personaggi.
Si comprende molto di più la protagonista Sophie, una ragazza tranquilla che non si stupisce e non si spaventa per niente; accetta quasi con rassegnazione tutto quello che le succede, convinta di essere intrappolata nel "destino della sorella maggiore" e per questo si comporta come se non avesse nulla da perdere.
Come nel film, il personaggio di Howl risulta ambiguo, non si capisce subito il suo vero carattere né lo scopo delle sue azioni. Lo si scopre pian piano proseguendo nella lettura, aumentando progressivamente l'interesse del lettore.

Le atmosfere sono magiche e affascinanti, proprio come nel film; ma un lato negativo del romanzo è che gli atti di magia sono descritti grossolanamente, non in modo accurato, non trasmettono sensazioni straordinarie tipiche del mondo magico e fatato. Al contrario, Miyazaki è un genio nel rappresentare le scene di magia (in tutti i suoi cartoni), le sue immagini sono dei capolavori dell'animazione, piene di colori e fantasia.

Si tratta di un romanzo adatto ai piccoli lettori che credono ancora nella magia e si lasciano trasportare in mondi fantastici e incredibili, in cui il bene vince sempre sul male. E' adatto anche per quei lettori che, come me, non sono più dei bambini, ma a cui piace perdersi ogni tanto nello spettacolare mondo della fantasia, riemergendo con una visione un po' più poetica della vita.
Sicuramente ora, dopo aver letto questo libro, il senso della storia e la sua fine mi sono più chiari e guarderò il film con occhi diversi.

VOTO: 8/10

P.S. Dopo essermi presa una lunghissima pausa dal blog, per motivi personali, sono pronta a tornare con tante nuove "recensioni" di libri molto belli che ho letto in questo periodo.
Volevo ringraziare di cuore tutti quelli che hanno pazientemente atteso il mio ritorno e che seguono con tanto affetto il mio blog.