martedì 1 marzo 2016

GUARDRAIL di Eva Clesis

Questo ebook mi è stato regalato dalla Las Vegas Edizioni per essermi iscritta alla loro Newsletter. Una casa editrice che si occupa principalmente di narrativa non di genere (i jackpot) e per giovani adulti (las cerezitas); in più ha una collana di libri a metà tra la narrativa e la varia (i jolly).
Ho conosciuto la Las Vegas Edizioni a Roma durante Più Libri Più Liberi e in quell'occasione avevo comprato due romanzi, "La penultima città" di Piero Calò e "Attraversami" di Christian Mascheroni, che non vedo l'ora di leggere. Ma per ora vi parlo di "Guardrail" di Eva Clesis, che fa parte dei jackpot, quindi della narrativa non di genere.


Alice ha sedici anni, è orfana, mezza inglese, vive in un paesino del Sud Italia e ha un piano. Quello di fuggire dalla dispotica nonna paterna, che utilizza il terrore come politica educativa; da un'amica snob e traditrice; da un amore senza speranza e dalla scuola che non le perdona i suoi problemi con la lingua italiana.
Con cinquecento euro in tasca, decide di fare l'autostop e scappare verso le sue origini, verso l'aeroporto per prendere il primo volo per Londra.
E qui inizia l'avventura on the road, a bordo di una macchina guidata da un tizio misterioso con gli occhiali da sole, che non la vuole accontentare, fino al rovesciamento della storia e persino dell'identità dei personaggi, con un colpo di scena che spiazza ed emoziona.


La protagonista si chiama Assunzione Maria Addolorata De Caro, ma non chiamatela così perché non vi risponderà. I suoi genitori, il giorno del suo settimo compleanno, l'hanno ribattezzata Alice, un po' per far prima e un po' in onore del suo libro preferito "Alice nel Paese delle Meraviglie".
La nostra Alice, in un certo senso, non ha in comune solo il nome con la giovane eroina di Lewis Carroll, ma anche lei vive in una sorta di Paese delle Meraviglie, abitato da personaggi strani, inquietanti e cattivi. Ad un certo punto sembra cadere anche lei nella tana del coniglio e ritrovarsi confusa e spaesata in un mondo che non comprende del tutto, in cui parlano una lingua che non è propriamente la sua e in cui nessuno la capisce.
Ma se per l'Alice di Carroll è tutto uno strano sogno, fatto all'ombra di un albero; per la nostra protagonista si tratta della vita vera. L'unico modo che trova per sopravvivere a questo strano mondo è l'aggressività e la violenza, mentre aspetta il momento giusto per scappare.

Superata di molto la metà, e partita l'avventura on the road di Alice, ormai cominciavo a pensare che per la protagonista sarebbe andato tutto bene, avrebbe smesso di soffrire e portato a termine i suoi piani; e invece sono rimasta spiazzata dal colpo di scena, che mi ha fatto pensare al peggio... e quando sembrava che tutto, alla fine, si sarebbe sistemato per il meglio, un altro colpo di scena inaspettato mi ha fatto temere ancora per il peggio... ma al peggio del peggio...
Nonostante non fosse per niente una storia piatta, grazie soprattutto al carattere esplosivo di Alice, sono state queste due sorprese a movimentare in modo incredibile tutta la vicenda. Le sensazioni di panico, agitazione e a tratti terrore, che provava la ragazza in quel momento, mi hanno accompagnato per qualche giorno finita la lettura.

Un romanzo veloce e scorrevole, scritto in un linguaggio molto ricco e ricercato, per nulla pretenzioso, ma piacevole da leggere e si capisce benissimo che l'autrice, Eva Clesis, ha un'ottima conoscenza della lingua italiana.
Il personaggio di Alice è ben delineato e, anche se si tratta di un romanzo breve, si riesce ad avere un quadro generale e preciso della situazione e della sua vita. Una vita caratterizzata da tanti "prima" e "dopo", alcuni più importanti di altri e sui quali si basa tutto il romanzo. Ad esempio il prima e il dopo la morte dei suoi genitori, o il prima e il dopo la sua amicizia con Angelica, oppure il prima e il dopo la sua fuga. Avvenimenti cruciali nel mondo di Alice, che portano rabbia, confusione e conseguenze che non sa gestire.
Il ritmo è incalzante, spinge il lettore a continuare la lettura, per poter scoprire cosa succede alla povera Alice. Alla sera, è stato difficile posarlo sul comodino, per spegnere la luce e dormire, l'avrei letto tutto d'un fiato.

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