mercoledì 10 agosto 2016

L'AMORE E' UNA COSA MERAVIGLIOSA di Han Suyin

Il 28 Aprile Sonzogno ha pubblicato questo splendido romanzo in una nuova edizione, nella collana Bittersweet diretta da Irene Bignardi. Questa ripubblicazione ha una nuova traduzione ed è arricchita da una postfazione di Renata Pisu (giornalista, scrittrice e traduttrice italiana, grande esperta della Cina e della sua cultura).
Da questo libro è stato tratto, nel 1955, l'omonimo kolossal hollywoodiano con Jennifer Jones e William Holden.

Han Suyin era una dottoressa metà cinese e metà europea (la madre era belga), era una donna molto bella , più volte maritata, ma lacerata tra Oriente e Occidente nella sua scomoda identità di "mezzo sangue".Dedicò gran parte della sua opera a far conoscere in Occidente la cultura del paese asiatico di cui si sentiva cittadina d'adozione.
Il romanzo "L'amore è una cosa meravigliosa" è fortemente autobiografico, e si svolge a Hong Kong alla fine degli anni Quaranta. Racconta la storia di una donna cinese di buona famiglia, che ha studiato medicina nelle scuole inglesi,  è vedova di un generale cinese e ha una figlia, che si innamora di un giornalista britannico residente in Asia, sposato con figli. La loro risulterà una relazione molto travagliata, circondata dall'ostilità e dai pregiudizi della famiglia di lei e della società circostante.
Sullo sfondo una Cina in subbuglio in cui si agitano le passioni politiche del dopoguerra, l'epopea della guerra civile e la vittoriosa Lunga Marcia dei comunisti di Mao Zedong.

Bisogna ammettere che Sonzogno non perde un colpo e continua a pubblicare, una dietro l'altra, opere stupende e indimenticabili. Questo coinvolgente romanzo non fa certo eccezione. E la postfazione di Renata Pisu è sicuramente un valore aggiunto e permette al lettore di conoscere qualcosa in più sulla storia e la vita privata dell'autrice.

Un romanzo molto corposo perché Han Suyin, oltre alla sua storia d'amore con il giornalista inglese, racconta dei suoi amici e conoscenti costretti a lasciare la Cina a causa della rivoluzione, per rifugiarsi a Hong Kong, una città troppo affollata. Una Hong Kong che cerca di adeguarsi e cresce sempre di più, per poter accogliere e far spazio a tutti i rifugiati. L'isola, territorio inglese ma così vicino alla Cina, è un luogo di stallo, un posto dove occidentali e orientali aspettano che le acque si calmino nel continente per decidere se tornare in Cina o andare altrove. Anche la protagonista è li per lo stesso motivo, anche lei sta aspettando di fare una scelta.
Inoltre racconta, con uno stile semplice e diretto, cosa è accaduto in Cina in quel periodo: le rivolte, le persecuzioni e l'avanzata del comunismo. Una ricostruzione storica accurata, per nulla noiosa e prolissa, da chi l'ha vissuta in prima persona. Grazie a questo abbiamo un quadro generale della situazione e dell'atmosfera che circonda i protagonisti.

L'amore tra Suyin e Mark può apparire poco travolgente, un po' sottotono, un amore senza grandi esplosioni, senza esibizionismo, molto silenzioso e nascosto. E questo mi è piaciuto molto perché rappresenta perfettamente come l'hanno vissuto loro nella realtà: in sordina, senza poterlo sventolare ai quattro venti, solo le persone più care ne erano a conoscenza e lo stesso non tutte approvavano questo rapporto. Era una cosa personale e intima, da vivere intensamente solo tra loro due, perché nessuno avrebbe capito, nessuno avrebbe approvato, nessuno gli avrebbe reso la vita semplice.
La "rottura" tra i due innamorati  è estremamente razionale, onesta, pratica e disincantata, perché loro sono così, perché la situazione li ha portati ad essere così.
Tutta il romanzo sembra statico, senza grandi colpi di scena, molto tranquillo e silenzioso (come la loro storia d'amore), ma in grado di coinvolgere e emozionare fino all'ultima pagina.

Han Suyin è una donna divisa a metà: troppo occidentale per gli asiatici, troppo cinese per gli europei. Lei si sente cinese in realtà; è legata indissolubilmente alla sua terra natia ed è li che vuole tornare una volta che la situazione in Cina si sarà calmata, perché li c'è la sua famiglia, la sua storia, la sua cultura; ma è anche consapevole che tutto ciò è in contrasto con il suo amore per il giornalista britannico.
L'aver studiato in Inghilterra e la sua relazione con Mark,, "le fanno notare" che il suo cuore è in parte occidentale e un po' lo è anche la sua mente. Il suo essere "mezzo-sangue" le permette di vedere con chiarezza e oggettività i lati positivi e negativi di entrambe le culture. Ma alla fine si sente comunque più affine a quella che l'ha cresciuta: quella cinese; con il suo popolo, le sue leggende, le sue credenze, la sua mentalità che le è entrata sotto pelle, in profondità, e fa parte di lei per sempre, così difficile da abbandonare.

In fanale non si tratta più delle differenze tra due persone, tra due singoli individui che provengono da parti del Mondo diverse; ma delle differenze e contrasti tra due popoli e culture opposte, che cozzano tra loro e non riescono a unirsi e completarsi a vicenda. Di questo parla questo splendido romanzo. Gli argomenti al suo interno sono molteplici e le riflessioni che ne derivano sono ancora di più. Ma ciò che Suyin e Mark insegnano al lettore è che quando si incontrano due mondi così diversi, l'unica cosa che li può unire è solo un grande amore.

venerdì 5 agosto 2016

ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare

Oramai l'abbiamo capito tutti: io non riesco a tenere una "rubrica" a scadenza fissa.
Ci provo, eh!! Ce la metto tutta, e a volte ci riesco pure, ma sono rare e la maggior parte delle volte la vita vera si intromette e tutti i miei piani vanno all'aria.
Si è potuto notare tutto ciò con la #MaratonaShakespeariana che non sono quasi mai riuscita a far uscire l'ultimo venerdì del mese (e questa volta non fa eccezione).
Facciamocene una ragione.
Quindi diciamo che da ora ci troviamo qui a parlare dell'opera di Shakespeare, relativa alla maratona, più o meno verso fine mese o inizio di quello successivo.
E adesso avanti con la tragedia d'amore per antonomasia, letta a luglio, "Romeo e Giulietta".

Tragedia in cinque atti ambientata a Verona.
I Montecchi e i Capuleti sono due nobili famiglie di Verona in lite tra loro da molto tempo. Il rampollo dei Montecchi, Romeo, è innamorato di Rosalina e per cercare di incontrarla, si maschera e va a una festa alla casa dei Capuleti insieme al cugino Benvolio e all'amico Mercuzio. Alla festa incontra invece Giulietta. I due si scambiano solo poche parole, ma sufficienti a farli innamorare.
Finita la festa Romeo si trattiene nel giardino dei Capuleti e i due giovani si dichiarano amore e decidono di sposarsi in segreto il giorno dopo.
Con la complicità di Frate Lorenzo e la Balia, Romeo e Giulietta si uniscono in matrimonio, sperando così di riappacificare le due famiglie.
Tutto precipita quando Tebaldo (cugino di Giulietta) in uno scontro uccide Mercuzio e Romeo, per vendicare l'amico, uccide Tebalto. Per quel gesto il Principe condanna Romeo all'esilio, ma egli è già scappato a Mantova con l'aiuto di Frate Lorenzo, che gli promette che farà di tutto per riunirlo il prima possibile con la sua Giulietta.
Giulietta è disperata e nel frattempo il padre, ignaro che la figlia sia così triste per l'esilio di Romeo, le organizza il matrimonio con il Conte Paride, che si terrà il giovedì successivo.
Ma la ragazza decisa a non sposare Paride, chiede aiuto al Frate, che le procura una pozione per farla sembrare morta.
Bevuta la pozione, Giulietta viene sepolta nella tomba dei Capuleti e Frate Lorenzo manda un messaggio a Romeo per informarlo e farlo scappare con la ragazza una volta risvegliata. Ma a causa della quarantena per la peste a Mantova il messaggero del frate non può consegnare la missiva e Romeo convinto che la sua amata sia morta, ritorna a Verona deciso a uccidersi e giacere per sempre con lei. 

Il Primo Atto è strutturato in modo che si capisca subito di ciò di cui si parla. Grazie al coro, che introduce l'opera, veniamo subito a conoscenza della faida familiare tra Montecchi e Capuleti e che i due innamorati, Romeo e Giulietta, sono nati sotto una cattiva stella e tutta la storia esigerà la loro vita. Qui si capisce subito che si tratta di una tragedia, ma Shakespeare vuole dirci che è anche una storia d'amore e per tutto l'atto fa disquisire i personaggi su cosa sia effettivamente per loro l'amore.
Parole molto belle e significative, che stridono solo un po' con il comportamento volubile di Romeo che, prima afferma di amare Rosalina, e non appena incontra gli occhi di Giulietta si innamora di quest'ultima dimenticando totalmente la prima.

Il Secondo Atto si apre con la scena del balcone, la più famosa e che tutti ricordano (in un modo o nell'altro) anche se non hanno mai letto l'opera intera.
Shakespeare ormai ci ha insegnato che tutto accade molto velocemente, soprattutto quando qualcuno si deve sposare. Non ci sono tanti giri di parole, né tempo da perdere, e alla fine di questo atto (dopo solo un giorno dal loro primo incontro) Romeo e Giulietta si sposano in gran segreto.

Romeo non può parlarne con nessuno e a causa di questo gran segreto, nel Terzo Atto, c'è la prima morte, quella di Mercuzio, per mano di Tebaldo, che voleva solo difendere l'onore del suo fidato amico. E qui c'è anche la seconda morte, quella di Tebalto, ucciso da Romeo.
Finalmente il Principe, che prima sembra solo una marionetta nelle mani delle due famiglie rivali i Montecchi e i Capuleti, prende in mano la situazione. Possiamo dire che ora si arrabbia di brutto e vuole tornare a gestire la sua città. Non è più disposto a chiudere un occhio sulla cattiveria e lo spargimento di sangue che sporca Verona a causa di queste due famiglie.
Sempre per il fatto che quando si tratta di matrimonio, Shakespeare fa le cose di corsa, Capuleti obbliga la figlia a sposare il Conte Paride (senza grande sfarzo, mi raccomando, perché è appena morto un loro cugino) e sfodera una gran e inaspettata cattiveria verso la povera Giulietta che, giustamente, si rifiuta di convolare a nozze con un uomo che non conosce e che non l'ha nemmeno corteggiata un po'.

Il Quarto Atto è tutto un gran prendere tempo per cercare di far saltare il matrimonio di Giulietta con Paride. Grazie al furbo Frate Lorenzo viene deciso un piano per risolvere la cosa, all'apparenza semplice, ma che ben presto porterà al disastro e al compimento della tragedia stessa.

Nell'ultimo e Quinto Atto si tirano le fila della storia. Per una serie di avvenimenti e disguidi le informazioni che arrivano a Romeo sono errate. Si può dire che il destino ci metta proprio lo zampino, perché fino all'ultimo sembra che possa finire bene, che tutto si possa sistemare con l'intervento divino di qualcuno (o solo se Romeo avesse aspettato due minuti in più). Ma non sarebbe una tragedia di Shakespeare se non terminasse nel sangue. E così i due amanti sfortunati sono destinati a riposare per sempre uno accanto all'altro (lo sappiamo perfettamente tutti come va a finire la storia), ma c'è anche una piccola nota felice e di speranza: ed è la fine della guerra tra i Montecchi e i Capuleti (che come punizione di tutto ciò che hanno fatto devono sopravvivere ai loro figli).


Si tratta sicuramente di una tragedia molto veloce, oltre a leggerla in pochissimo tempo, si svolge nel giro di soli quattro giorni. Ma in questo breve periodo succede veramente di tutto e nulla sembra lasciato al caso. Tutto sembra guidato da una mano invisibile, quella del destino, che non guarda in faccia nessuno e porta a compimento i suoi piani. Un destino beffardo e crudele.
Sinceramente, per quanto mi sia piaciuta quest'opera, non capisco perché sia considerata la storia d'amore romantica per antonomasia. Sì, c'è questo amore tra due adolescenti che vivono il tutto con assoluta passione ed eccitazione, tipica dell'età; incuranti di dove i loro sentimenti li porteranno, perché convinti che il vero amore vinca su tutto. Ma oltre a questo c'è molto di più. L'amore mi è sembrato quasi marginale, in realtà io ho trovato una storia ricca di cattiveria, odio, risentimento e violenza. La faida tra le due famiglie veronesi è predominante, a tal punto da riuscire a mettere in un angolo perfino l'autorità della città, impersonata dal Principe, che non riesce più a contenere e fermare questa sanguinosa rivalità.
Nonostante Shakespeare abbia preso spunto da diverse storie, perlopiù medievali, e novelle per mettere insieme quest'opera, ed è risaputo che non ci sia mai stata una famiglia di nome Capuleti a Verona (bensì c'erano i Cappelletti), Romeo e Giulietta è la tragedia shakespeariana che risulta più realistica e veritiera di tutte. Sarà dovuto anche al fatto che, nella città di Verona, si può trovare quello che viene considerato il balcone di Giulietta e, accanto, una statua della ragazza che veglia su tutti gli amori sfortunati.
Abitando molto vicino a Verona per noi era una tappa "obbligata" per le gite scolastiche; e proprio qui andammo in quinta elementare a visitare la città e l'Arena, ma ciò che a me rimase impresso (e se chiudo gli occhi lo vedo ancora oggi) fu il balcone di Giulietta. E pensare che non avevo ancora letto la tragedia dei due amanti nati sotto una cattiva stella.

martedì 2 agosto 2016

LIEBSTER AWARD 2016 - TAG -

Diciamo che mi sono presa il mese di luglio di ferie dal blog.
Non era mia intenzione, ma una serie di impegni mi hanno tenuta lontana dal computer e così, senza che me ne accorgessi, è volato via tutto il mese.
Ma di positivo c'è che sono stata nominata a un altro TAG, il Liebster Award 2016, e per questo devo ringraziare Simona di Letture Sconclusionate (che da oggi in poi nominerò in ogni tag, è una minacc... promessa!!).
Prima di tutto le regole:

  • Ringraziare il blog che ti ha nominato e assegnato il premio, linkando il suo blog nel post;
  • Inserire il "widget" o "gadget" del premio nel post;
  • Rispondere alle domande che i blogger ti hanno posto;
  • Formula 11 domande per gli 11 candidati che hai menzionato;
  • Informare i blogger del premio assegnato;
  • Indicare le regole.

E ora è il momento delle mie risposte alle domande di Simona. Pronti?

1. Cosa stai leggendo?
Finalmente sono riuscita a cominciare "I segreti della casa sul lago", l'ultimo romanzo (uscito qualche mese fa) della mia adorata Kate Morton. Insieme leggo anche "Il terrazzino dei gerani timidi" primo romanzo di Anna Marchesini, recentemente scomparsa.

2. Per te qual è la storia d'amore più bella di tutti i tempi e perché? (Puoi citare libri, film ma anche raccontare come si sono conosciuti i tuoi nonni... vale tutto :))
Credo che per me sia l'amore tra Anne Eliot e il Capitano Wentworth, narrato da Jane Austen in "Persuasione". Perché parla di imparare a decidere con la propria testa, a lottare per quello che si vuole e si ama, a non smettere mai di sperare e, soprattutto, parla di seconde possibilità (che un grande amore si merita sempre!!).

3. Passatempo preferito?
Dovrei dire leggere, perché questo è un blog letterario e dovrei darmi un tono... ma in realtà il mio passatempo preferito è guardare la televisione. Sono drogata di Tv. Sono cresciuta a pane e Tv.
Oltre a tantissimi film e serie tv, guardo anche un sacco di programmi "spazzatura" di tutti i tipi. Pur di non spegnerla, e fare qualcosa di più produttivo, guardo anche le televendite.

4. Consiglia due libri imperdibili, due libri che secondo te tutti dovrebbero leggere.
Il primo che consiglierei è "Il Signore degli Anelli" di Tolkien perché, oltre ad essere uno dei miei libri preferiti, al suo interno si può trovare di tutto: in quelle pagine sono racchiusi tantissimi argomenti, i più importanti e fondamentali nella vita di tutti noi.
E "Il Re, il saggio e il buffone" di Shafique Keshavjee per aprire gli occhi e conoscere, senza dare per forza risposte, ma porsi domande intelligenti.

5. A cosa pensi prima di addormentarti?
Visto che leggo prima di addormentarmi, penso quasi sempre a quello che ho appena letto e a come posso parlarne nel blog, che emozioni mi ha suscitato e con quali frasi e concetti posso trasmettere tutto.

6. Qual è un sogno che vorresti realizzare?
Vorrei aprire una libreria (è già nella mia testa, devo solo renderla reale).

7. Mini-vacanza: qual è un posto in Italia che consiglieresti per trascorrere un bel weekend?
Il Lago di Como. Ci sono stata qualche anno fa per un weekend e l'ho trovato affascinante, comodo da girare e incredibilmente suggestivo. Si mangia anche estremamente bene (e non è cosa da sottovalutare).
Se ve lo state chiedendo: sì, ho visto anche la casa di George Clooney, ma ci sono ville più belle lungo tutta la costa del lago!!!

8. Qual è un post del tuo blog che ti piace particolarmente? Linkalo.
Un post che mi piace particolarmente è quello dedicato a Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf, che ho pubblicato l'8 Marzo di quest'anno per la Festa della Donna. Non una vera e propria recensione, ma più una parafrasi del saggio della Woolf, del concetto e messaggio che voleva trasmettere.
Oltre ad essere un libro sorprendente e importante sotto vari punti di vista è stato una specie di punto di svolta per me. Da quel momento ho deciso di dedicarmi di più a letture femministe e che parlino di uguaglianza in tutte le sue forme e sfaccettature. Argomenti importanti e molto attuali.

9. Perché alle persone piace il tuo blog?
A quanto pare, e mi baso sui commenti sotto lo scorso Tag La vita segreta di una Bookblogger, il mio blog piace perché secondo Eva "sono originale, faccio letture indipendenti e personalissime e ne scrivo belle recensioni"; invece per Paola "la mia forza sta nel presentarmi in modo schietto e pulito, genuino: riesco a mostrarmi per come sono senza la necessità di sovrastrutture".
Ma se volete dirmi la vostra, commentate qui sotto (i complimenti sono sempre ben accetti... :))

10. Hai comprato qualcosa con i saldi?
Per ora no, ma c'è ancora un po' di tempo e, a dire la verità, avrei proprio bisogno di fare shopping e rinnovare un po' il guardaroba...

11. Se potessi migliorare la tua vita cosa sarebbe la prima cosa che cambieresti?
Mi piacerebbe poter cambiare il modo di pensare di alcune persone, cancellare pregiudizi e stereotipi inutili e offensivi. Questo migliorerebbe anche la mia vita.

12. E perché non lo fai? (Bonus, domanda solo per coraggiosi).
Non si può cambiare gli altri, ma posso cambiare me stessa in relazione a loro, ed è quello che sto cercando di fare. I grandi cambiamenti partono sempre da noi stessi.


Se siete arrivati fino a qui, ora è il momento di formulare le mie 11 domande, a cui risponderanno le 11 blogger che nominerò dopo:
  1. Che libro stai leggendo?
  2. Dopo aver finito un libro, come scegli la tua lettura successiva?
  3. Un libro che tutti hanno amato, ma che a te non è piaciuto.
  4. Un libro che tutti hanno odiato, ma a te è piaciuto.
  5. Qual è il primo libro che hai letto in vita tua e quanti anni avevi?
  6. Che caratteristiche deve avere un libro per convincerti a leggerlo?
  7. Quale libro vorresti tanto leggere, ma ancora non ne hai avuto l'occasione? E perché?
  8. Quando, dove e in che posizione preferisci leggere?
  9. Qual è un post del tuo blog che ti piace particolarmente e perché? (Linkalo)
  10. Un libro al quale hai preferito il film che ne è stato tratto.
  11. Cosa fai per rendere il tuo blog letterario diverso da quello degli altri?

Queste le 11 blogger che voglio nominare per questo Liebster Award 2016: